Gennaio 20, 2025

BENEDIZIONE DEGLI ANIMALI

Caratteristica usanza che aveva luogo ogni anno il 17 gennaio, giorno dedicato a Sant’Antonio Abate (Sant’Antuono, nel dialetto locale). Quel giorno, i possessori di animali minuti, cioè capre, pecore, porci, e anche quelli che possedevano animali grandi da trasporto come cavalli, asini muli si radunavano con le proprie bestie dinanzi alla chiesa del Santo, in località Cappuccini (chiesa dell’ospedale civile) per la benedizione. Per raggiungere il luogo della benedizione, si svolgeva una gara. Ad esempio: gli asini, ad un dato segnale, partivano dalla piazzetta Pendino, dove  si erano in precedenza radunati ed affrontavano l’aspra salita, portando in groppa il proprio padrone, il quale incitava la sua cavalcatura affinché arrivasse prima sulla sommità della collina. Seguiva poi la gara dei cavalli con carrozza. I carrozzieri a cassetta incitavano il proprio animale affinché risultasse il primo ad arrivare al sagrato della chiesa di Sant’Antonio Abate. Molte persone, in gran numero bambini, assistevano alle gare, che aveva anche momenti emozionanti. Ad impartire la benedizione furono da principio i padri Cappuccini, che abitavano il convento attiguo alla chiesa e, quando il monastero fu soppresso, ad impartire furono i cappellani assegnati alla chiesa.