Giugno 26, 2025

LE DUE PROCESSIONI DI SANT’ANTONIO(XVIII SECOLO)

Per oltre trent’anni in Eboli si svolsero due processioni a glorificare il santo da Padova nel medesimo giorno, il 13 giugno. Una uscita dalla chiesa della SS. Trinità e l’altra dalla chiesa di San Francesco, durante le quali spesso si verificavano tafferugli. Più volte l’Arcivescovo di Salerno era intervenuto per far cessare  lo scandalo, ma i monaci dell’uno e dell’altro convento non riuscirono mai a mettersi d’accordo, perché ognuno era convinto che gli spettasse la priorità della festa. Le continue proteste dei frati della SS. Trinità, primaria chiesa in Eboli ad adorare S. Antonio, portarono l’Arcivescovo di Salerno alla salomonica decisione di lasciare alla SS. Trinità il giorno 13, e concesse  ai frati di S. Francesco la vigilia, cioè il giorno 12. Con l’andar del tempo, una folla crescente di fedeli si riversava fuori le mura, per recarsi, il giorno 13 giugno, per raggiungere la chiesa della SS. Trinità e partecipare alla processione del Santo da Padova, relegando quella dei frati di S. Francesco ad importanza secondaria sino alla scomparsa. Alla festa di Sant’Antonio è legata un’antica abitudine locale: la popolazione saliva sulla collina ove è situata la chiesa in cui si venera il Santo, con addosso il cappotto, e scendeva poi col cappotto sul braccio. Segno questo che era giunto il momento di riporre gli indumenti invernali.