Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi.Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Nessun cookie da visualizzare.

Giugno 14, 2025

CHIESA DI SANTA RITA

Il suo primitivo nome era chiesa di Santo Spirito. Non si sa quando fu eretta, ma sappiamo che era già diruta nel secolo XIII. A ricostruire la chiesa fu il nobiluomo don Pietro di Sanseverino e di lui fratello Marescotto, ottennero l’autorizzazione di don Cesareo, venerabile arcivescovo di Salerno. I predetti fratelli vollero anche provvedere la chiesa e l’ospedale di tutto il necessario al loro funzionamento. Infine assegnarono sia  alla chiesa che l’ospedale i beni stabili e mobili che esse possedevano nella terra di Eboli. La donazione e il trasferimento dei beni avvenne per fustem (cioè con la bacchetta, formula giuridica longobarda), immettendo con tale atto sia la chiesa che l’ospedale di Santo Spirito nel loro reale possesso. La chiesa di Santo Spirito ebbe, nel corso dei secoli, varie donazioni da parte di munifici cittadini ebolitani. Fino alla seconda guerra mondiale nella chiesa funzionò la congregazione dello Spirito Santo. Attualmente la chiesa è con un solo altare in marmo fine e ben lavorato. Attualmente la chiesa dello Spirito Santo è anche detta “di S. Rita” ed è posta nel territorio parrocchiale di Santa Maria della Pietà.