Giureconsulto fra i migliori che la provincia di Salerno potesse annoverare. Dotto ed integerrimo magistrato, visse parte della sua esistenza da indagato per continue denunce che lo dicevano attivista antiborbonico. Accuse poi verificate inesistenti. “Uomo di modi composti, istruito e poco verboso … di illibata morale…” è quanto risulta dai rapporti dei Sovrintendenti della Polizia Borbonica. Deputato al Parlamento per il collegio di Montecorvino Rovella, militò nella Sinistra Storica. Nel 1890 fu nominato Senatore del Regno, non si dimenticò dei colleghi del salernitano. Morì ad Eboli il 2 Maggio 1898.